Prevenzione della Corruzione
8. Ogni amministrazione ha l'obbligo di pubblicare sul proprio sito istituzionale nella sezione: "Amministrazione trasparente" di cui all'articolo 9:
a) il Piano triennale per la prevenzione della corruzione
Nota:
- Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza
- Regolamenti per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità (laddove adottati)
- Relazione del responsabile della prevenzione della corruzione recante i risultati dell’attività svolta (entro il 15 dicembre di ogni anno)
- Provvedimenti adottati dall'A.N.AC. ed atti di adeguamento a tali provvedimenti in materia di vigilanza e controllo nell'anticorruzione
- Atti di accertamento delle violazioni delle disposizioni di cui al d.lgs. n. 39/2013
Nota:
In questa sezione sono pubblicate le informazioni relative alla Prevenzione della Corruzione ai sensi dell'art. 10, co. 8, lett. a), dell'art. 43, co. 1 del D.lgs. 14 marzo 2013, n. 33, dell'art. 18, co. 5 del D.lgs. 8 aprile 2013,n. 39 e dell'art. 1, commi 3, 8 e 14 della L. n. 190/2012.
A partire dall'anno 2022, ai sensi dell'art. 6 del D.L. 9 giugno 2021, n. 80, convertito con modificazioni dalla L. n. 113/2021, il Piano Triennale della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza (PTPCT) è parte integrante del Piano Integrato di Attività e Organizzazione (PIAO)
PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E TRASPARENZA |
- Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2021-2023
- Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2020-2022
- Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2019-2021
- Piano triennale di prevenzione della corruzione e trasparenza 2018-2020
RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA -RPCT- |
A decorrere dal 4 luglio 2023 la Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dell'Università degli Studi di Trieste è la dott.ssa Rossana Rosario (rpct@units.it), Responsabile del Settore Bilancio e Fiscalità.
Decreto di nomina DR. n. 583/2023 del 3 luglio 2023
Incarichi anni precedenti
RELAZIONE DEL RPCT redatta ai sensi dell'art. 1, comma 14 L. 190/2012 |
PROVVEDIMENTI ADOTTATI DALL' ANAC E ATTI DI ADEGUAMENTO A TALI PROVVEDIMENTI |
Nessun atto di accertamento adottato
ATTI DI ACCERTAMENTO DELLE VIOLAZIONI |
Nessun atto di accertamento adottato
PATTI DI INTEGRITA' |
SEGNALAZIONE DI VIOLAZIONI AI DANNI DELL' UNIVERSITA' DEGLI STUDI DI TRIESTE (WHISTLEBLOWING) |
Il D. Lgs. 10 marzo 2023, n. 24, emanato in attuazione della direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, disciplina in un unico testo normativo la disciplina riguardante i canali di segnalazione e la tutela delle persone che segnalano violazioni di disposizioni normative nazionali o dell'Unione europea che ledono l'interesse pubblico o l'integrità dell'amministrazione pubblica o dell'ente privato e di cui siano venute a conoscenza in un contesto lavorativo pubblico o privato.
Le disposizioni del D.lgs 24/2023 producono effetti a decorrere dal 15 luglio 2023.
In particolare, fra le principali modifiche introdotte è stata rafforzata la tutela della riservatezza dell’identità del segnalante e da eventuali misure ritorsive o discriminatorie adottate dall’amministrazione nei suoi confronti.
Il Regolamento per la segnalazione di presunte condotte illecite ai danni dell'Università degli studi di Trieste indica i soggetti che possono effettuare le segnalazioni, il flusso del processo e le tutele previste.
Modalità di segnalazione delle violazioni
Per presentare una segnalazione in garanzia della tutela della riservatezza dell'identità della persona segnalante, è stata predisposta una procedura informatizzata cui si accede tramite il link Piattaforma per la segnalazioni Whistleblowing .
La procedura consente la separazione dei dati identificativi della persona segnalante dal contenuto della segnalazione stessa tramite l’adozione di appositi codici, a garanzia della conservazione criptata dei dati in database separati. I codici criptati, che consentono l’associazione dell’identità della persona segnalante al contenuto della segnalazione, sono in possesso unicamente al "Custode" dell’identità, il quale assicura la conservazione dei nominativi delle persone segnalanti disgiuntamente dalle segnalazioni stesse.
La persona segnalante ottiene un codice univoco crittografato per consentire di verificare lo stato di avanzamento della segnalazione presentata.